All’Azienda Ospedaliera di Terni vanno affrontati i problemi con una politica di integrazione dei servizi


Il depotenziamento dei presidi ospedalieri di Narni - Amelia negli ultimi tre anni ha causato disagi agli utenti di questo comprensorio e un pericoloso ingolfamento delle strutture dell’Azienda  “Santa Maria” che ricade in particolare sui reparti di Clinica Medica e di Medicina Interna;  la mancanza di filtro, garantita in passato dai presidi ospedalieri territoriali, ha determinato un boom di richieste e di prestazioni che l'Azienda ospedaliera di Terni non é in condizione di soddisfare se non a fatica e con limiti oggettivi, vista la carenza di spazi ed i mai risolti problemi organizzativi. Non ci si rende conto di essere di fronte ad una autentica emergenza sanitaria.

Dati alla mano nel corso degli ultimi tre anni, in modo dapprima episodico, poi costante e con numeri sempre  crescenti, molti pazienti ammessi nelle strutture di Medicina Interna e Clinica Medica riescono ad essere dimessi senza aver mai messo piede nei reparti di destinazione a causa dello spiacevole e pericoloso fenomeno degli “appoggi”. Si visitano in media al giorno venti pazienti “sistemati” nei reparti di altre specialità, sparsi nei vari piani ed ali dell’ospedale senza contare i degenti nei corridoi. Inoltre i “reparti specialistici” non accettano pazienti al di fuori della loro sede, scaricando su altri competenze di loro precipua pertinenza;

Siamo pertanto di fronte ad un rischio oggettivo per le persone degenti, che sono in un momento difficile con nessuna capacità “contrattuale” e per gli operatori costretti ad esercitare in condizioni ed ambienti “estranei” costretti a contrarre i tempi destinati all’assistenza del singolo, per non parlare dei rapporti modesti se non conflittuali che si instaurano con i familiari.
Il fenomeno dei degenti sparsi in appoggio si sta trasformando da episodico in strutturale, configurandosi  come una normalità dell’assistenza e non basta neppure questo, vista la ricomparsa ormai stabile dei pazienti sistemati nei corridoi o nei vani-finestra. Lunedì 4 febbraio verrà presentato un atto che impegna il Sindaco a sollecitare la nuova direzione dell’Azienda Ospedaliera di Terni ad affrontare e porre rimedio ad una situazione gravissima ed inaccettabile eticamente e tecnicamente, che rischia di diventare esplosiva e che quindi va affrontata con la massima sollecitudine dalle nuove dirigenze del “Santa Maria” e dell’Ausl Umbria 2 puntando anche su una politica di integrazione dei servizi, territoriali e ospedalieri, che in questi anni ha segnato decisamente il passo.


Terni, li 3 febbraio 2013



Giocondo Talamonti
(Consigliere Comunale G. M. Associazione Politico Culturale "E. Berlinguer")