MOZIONE. Cultura della prevenzione contro il dissesto idrogeologico.


Al Sindaco Del Comune Di Terni



Premesso che l’art.54 del D.Lgs. 152/06 regola a difesa del suolo, “il complesso delle azioni ed attività riferibili alla tutela e salvaguardia del territorio, dei fiumi, dei canali e collettori, degli specchi lacuali, delle lagune, della fascia costiera, delle acque sotterranee, nonché dei territori a questi connessi, aventi le finalità di ridurre il rischio idraulico, stabilizzare i fenomeni di dissesto geologico, ottimizzare l’uso e la gestione del patrimonio idrico, valorizzare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche collegate”;

tenuto conto che i cambiamenti climatici, già in atto da qualche anno, impongono una rivisitazione delle norme per la sicurezza del territorio con particolare attenzione all’edilizia e all’urbanistica;

visto che il sistema viario della città viene spesso a soffrire per i fenomeni piovosi;

ritenuto che, del fenomeno occorre tener conto  sia nell’ordinaria manutenzione viaria, sia in fase di progettazione e realizzazione di nuove strade;

appurato che  gli attuali cambiamenti climatici sono attribuibili per una larga percentuale all’emissione di gas serra;

considerato che il riscaldamento e la costruzione di edifici è uno dei fattori che influenzano maggiormente il bilancio energetico della società e sicuramente è l’aspetto più importante su cui concentrare gli sforzi per ridurre l’emissione di gas serra;

visto che la struttura organizzativa della “difesa del suolo” assume il carattere della prevenzione attraverso la pianificazione, la programmazione e la Tutela dell’Ambiente;


si impegna il Sindaco a:

riferire sulla programmazione e sul monitoraggio relativi agli interventi sul territorio e sulle opere per la difesa e l'assetto idrogeologico;
seguire ed autorizzare interventi ritenuti necessari per la tutela delle montagne della conca ed in particolare di quelle zone che sono state interessate dai recenti incendi estivi;
porre, alla luce dei cambiamenti climatici, la dovuta attenzione alle nuove opere riguardanti l’edilizia e l’urbanistica;
far compiere una costante  manutenzione ai “pozzetti” per la raccolta delle acque piovane nonché la manutenzione delle strade;
prestare attenzione alle modificazioni apportate dai cambiamenti climatici sull’assetto del territorio;
tenere sotto controllo l’inventario dei fenomeni franosi anche in rapporto agli eventi che si sono determinati in passato;
coinvolgere la scuola (di ogni ordine e grado) e l’università in un programma che vede gli studenti affrontare le tematiche della tutela ambientale con particolare attenzione al rispetto dei fattori che la determinano.


Terni, 10 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(Gruppo Misto- Associazione Politico-Culturale “E. Berlinguer”)