Io a Montelupone c’ero

In tempi come questi, fra crisi, incertezze, paure e precarietà, partecipare a una manifestazione sportiva che non crei stress o competitività, è come stendersi su un’amaca fra due palme di un’oasi. E’ l’ambiente ideale per far pratica di virtù, prima che di muscoli. Correre o camminare, trotterellare o sostare sono tutti verbi coniugabili con la marcia intesa non solo nel senso dell’esercizio fisico, ma ancora di più nella opportunità di scambiare con gli altri amici opinioni, idee, riflessioni sui tormenti e le gioie di ogni giorno.

Il successo della FIASP e la soddisfazione dei suoi iscritti nasce dall’esigenza collettiva di sentirsi affiancato nella marcia da qualcuno; qualcuno che, senza interrogarlo prima, sai essere disponibile a sostenerti, nel caso facessi troppa fatica e che vuole conoscerti, parlarti, così come sarebbe naturale che fosse nella quotidianità.

C’è un messaggio implicito nella marcia, rappresentazione della vita: corse, pause, cadute, camminate, equilibri incerti e passi sicuri s’alternano su percorsi che sembrano lunghissimi, ma che si vorrebbe, anche, non finissero mai.

A differenza delle fatiche esistenziali, vissute nell’eterno conflitto fra gli uomini, il marciatore può contare sull’assenza di parametri costrittivi, quali il tempo, lo stile di marcia, l’assillo di arrivare prima degli altri. Concentrato su se stesso, il marciatore FIASP affronta la strada senza forzature, guardandosi attorno per apprezzare, con la natura che lo circonda, la complessità di chi gli è a fianco, esercitando, con tale disponibilità, una pratica di solidarietà di cui tutti abbiamo bisogno per sentirci partecipi della medesima sorte.

E’ tutto qui il segreto della marcia e qui risiede la voglia di partecipare. Ci sono realtà organizzative all’interno della FIASP, che riescono meglio di altre ad esprimere queste esigenze e il Gruppo Podistico AVIS di Montelupone è fra queste. Già nel titolo della sua Corsa annuale

“Corri con noi e vai come vuoi” , non a caso alla sua 31° edizione, riassume lo spirito fiaspino come meglio non potrebbe. La solidarietà e la fratellanza si colgono anche nel progetto di sostegno alle donazioni di sangue, giunte a 309 quest’anno. Come ogni creatura sana e ben formata nello spirito e nel corpo, l’AVIS di Montelupone è stata allevata con cura e soprattutto con amore. Ci ha pensato Pierluigi Ferramondo a fornirle le vitamine giuste, consegnandola agli attuali organizzatori vigorosa e piena di prospettive future. Pierluigi l’ha fatta crescere affiancandole altre sorelle: Maserà, Marlia, Mantova e Monteforte. Una sola famiglia, unita, ancorché sparsa su cinque province. Un sodalizio interregionale, denominato “5M” che ha fatto la storia del podismo, un modello “esportabile” che testimonia come non esistano frontiere alla voglia di aggregazione, di conoscenza e di fratellanza.

Ora trentenne, a seguirne gli sviluppi c’è Franco Foglia, ma quella che per Ferramondo resta la sua creatura, gli sarà debitrice perenne del medesimo amore.

Giocondo Talamonti


A caldo come si sono espressi i partecipanti…

Appena terminata la marcia, ho chiacchierato con i podisti che organizzano manifestazioni sportive a livello nazionale ed internazionale e con altri partecipanti per cogliere le impressioni a caldo, con l’intenzione di fare apprezzare a chi legge una manifestazione che ritengo essere un punto fermo per amalgamare vecchi e nuovi amici. Dalle loro conversazioni informali, ho tratto le sensazioni che riferisco, riportando gli interventi più significativi. Nell’ordine: Remo Martini, Gianluigi Pasetto, Reinhold Bernardi, Marta Vincenzi, Sandra Mancini, Marcellino Isoli, Marco Simonazzi, Paolo Zanetti, Gianni Fontana, Ugo Bacchi e Gelmino Pasquato.

Remo Martini (Segretario Nazionale della Fiasp)

“…la manifestazione è importante per il mondo della Fiasp perché coniuga l’aspetto sportivo con l’aggregazione sociale. Qui amicizia e cultura si fondono e ciò crea forti effetti…gli incontri del sabato sera con le varie delegazioni provenienti da tutt’Italia contribuiscono a creare un clima di cordialità”

Gianluigi Pasetto (Organizzatore “Montefortiana”)

“...una manifestazione unica nel suo genere perché riesce a radunare realtà podistiche di ogni parte d’Italia. Un esempio da seguire, dove generosità ed ospitalità sono le parole d’ordine. Ai piccolissimi, prima della partenza degli adulti a questa 31.ma edizione, è stata dedicato un percorso di qualche chilometro, segno dell’interesse verso tale fascia di età; attenzione questa che merita di essere imitata. E’ sempre vivo il problema della partecipazione dei giovani alle nostre manifestazioni podistiche. Una lacuna da colmare, da imputare anche ad una programmazione scolastica che non preoccupandosi più di tanto dello stato fisico individuale, non favorisce uno sviluppo armonico delle persona ottenibile attraverso la corsa e la camminata. Insomma, c’è una mancanza della scuola ed a volte anche della famiglia. Noi alla Montefortiana riusciamo a portare 2200 giovani, pochi rispetto al numero dei partecipanti. Occorrerebbe un piano che rilanci lo sport giovane trasmettendo loro le motivazioni alla base delle nostre iniziative. Da questo si capisce perché l’atletica in Italia non è più vincente…”

Reinhold Bernardi (Presidente sezione SVV Val Gardena)

“… una manifestazione ottima, organizzata alla perfezione, peccato il periodo, c’è troppo caldo.

Un percorso bellissimo.

L’occasione è servita per annunciare che le Olimpiadi IVV, Federazione Internazionale di Sport Popolare, giunte alla 13.ma edizione, si svolgeranno nella primavera del 2013 in Val Gardena (Alto Adige). La designazione è stata fatta nell’ultimo meeting in Lussemburgo e la Val Gardena ha ottenuto ben 59 voti su 103 votanti (delegati di Associazioni di 26 nazioni) battendo la concorrenza della Cina, dell’Austria e della Norvegia…”

Le Olimpiadi IVV hanno luogo ogni due anni in una nazione diversa. Nel 2009 i giochi olimpici IVV si svolsero a Yamanashi in Giappone, nel 2011 avranno luogo ad Antalya, in Turchia e nel 2013 sarà la volta della Val Gardena/Alto Adige.

Marta Vincenzi

“… a 65 anni non prendo ancora medicine. Sono innamorata di Montelupone e ci tornerò finchè avrò la salute…”

Sandra Mancini, “Vergara” (nel dialetto locale, donna di casa), di Pierluigi Ferramondo)

“… ricorda con passione i momenti vissuti quando, in prima persona, preparava la cena per tutti i partecipanti; ora non sarebbe più possibile perché dal bel casolare in periferia si è trasferita, con il marito Pierluigi, in paese e poi, perché, il numero dei posti a tavola è aumentato a dismisura. Rivive l’organizzazione e l’incarico preciso relativo al vettovagliamento e al pranzo per quei podisti che, impegnati nel lavoro, non potevano provvedervi autonomamente,contribuendo a dare quell’immagine di accoglienza e cordialità tipica della gente marchigiana. Coinvolta anche a livello di prenotazione, riferisce che tutto era molto bello; un momento meraviglioso vissuto intensamente, che si è rinnovato per trent’anni e sempre con allegria. Si lavorava….; racconta della volta che ha fatto la polenta, il baccalà, l’arrosto. Tanto per dare una idea della consistenza , mi dice che preparava 40Kg di pasta all’uovo, 70 Kg. di patate, 60 polli da 4 Kg ciascuno. Gli uomini collaboravano. Inizialmente, per tale compito si chiamava un cuoco. Ma da quando un cuoco fece, a modo suo, una besciamella troppo lenta, poco apprezzata dai commensali, fu cacciato e mai più sostituito . Tutti si misero a dare il meglio per la preparazione dei vincisgrassi (Si tratta di lasagne al forno. È un primo piatto che va tradizionalmente condito con ragù e con l'aggiunta di besciamella),furono coinvolti ex vigili del fuoco abituati a cucinare nei momenti di emergenza; ciò contribuì a farci sentire più uniti. Esperienze che si vivono e che non si dimenticano. A questo punto, si interrompe per abbracciare il nipotino e ci lascia…” tante altre cose aveva da dirci, ma le rimandiamo al prossimo anno. Intanto Giuliana Zampa si presenta con i suoi dolci…una specialità, anche questo è un motivo per essere qui.

Marcellino Isoli ( Presidente del Comitato Fiasp di Verona)

“…si marcia per stare in compagnia. E questa “Vai come Vuoi” è una grande opportunità…”

Marco Simonazzi

“…la marcia di Montelupone è bella…e l’ultima è sempre la più bella. Ci si trova un po’ di tutto amicizia, solidarietà e scambi di esperienze. Conto di essere qui il prossimo anno…”

Paolo Zanetti (Presidente del Gruppo Podistico “Rino Mazzola” di Mantova)

“…la cordialità degli organizzatori, il percorso, la serenità dell’ambiente ti regalano una domenica diversa da condividere con i podisti di diverse zone italiane. Un vero piacere .Il prossimo anno ci sarò con tanti altri amici…anche perché il mio gruppo fa parte delle cinque “M”).

Ricordo che fanno parte delle 5 “M” i seguenti gruppi sportivi:

1 - Monteforte d’Alpone;

2 - Marlia di Lucca;

3 - Mantova “Rino Mazzola”;

4 - Maserà di Padova;

5 - Montelupone (MC)

che negli anni si sono gemellati per condividere un’esperienza che coniuga insieme Sport, Turismo, qualità, attenzione ai giovani, folclore ( per inciso, la serata del sabato e il pranzo della domenica è stata allietata dalla musica e dal canto di Lambertucci Serena. Ella ha davanti a sé un passaggio difficile, ma la sua bravura le può aprire una strada dove le soddisfazioni non mancano), continuità ed ospitalità, ma anche cultura con una mostra del caricaturista Gabriele Galantara, fondatore della satira italiana, nato a Montelupone nel 1865 e morto a Roma nel 1937 artista vivace e con uno spirito critico estremamente pungente. I gruppi si sono avvalsi per l’interpretazione ed il significato della mostra del vice-Sindaco Arianna Elisetti. Le 5M non trascurano di lanciare messaggi sulla donazione del sangue, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica, ricordando l’impegno civile con un invito su ogni maglia: un esempio da seguire. E’ importante ricercare gemellaggi con altri gruppi, non solo per condividere la stessa passione, ma anche per lanciare avvisi di solidarietà. Quest’anno si sono gemellati il gruppo podistico Avis di Sarzana (La Spezia) e il gruppo sportivo Avis di Montelupone (Macerata).

Ma torniamo ai nostri protagonisti.

Gianni Fontana (Presidente dell’Unione Marciatori di Verona)

Sono contento di essere qui perché ritrovo lo spirito delle manifestazioni ove prevalgono i sentimenti, la gioia di esserci ,il piacere di correre, la possibilità di incontrare amici che hanno fatto la storia del podismo in Italia. Esprimo apprezzamento per aver riservato una particolare cura alla partecipazione dei più giovani: tutti i marciatori della domenica sono partiti dopo l’arrivo dell’ultimo ragazzo. E’ bello essere qui come è bello essere in altre parti, il posto conta poco quello che deve prevalere è l’amicizia senza campanilismi. Un invito a Fiasp e Unvs a lavorare insieme per il bene collettivo…”

Ugo Bacchi (Presidente del G.P. Buscoldo di Mantova)

“… sono soddisfatto della manifestazione e della mia vita dedicata allo Sport. Sono commissario tecnico e condivido tale esperienza con altri 13 amici. Sono compiaciuto del buon lavoro degli organizzatori. Ci sanno fare. L’unico rammarico che ho dentro è che i giovani partecipano poco a queste iniziative ricche di valori e di piaceri…”


Gelmino Pasquato

“… sono di Verona e sono 38 anni che organizzo manifestazioni, un attaccamento che spero inviti i giovani a prenderne il testimone…e a partecipare numerosi a manifestazioni come questa…”

Le Istituzioni locali. con il Sindaco Giuseppe Ripani in testa, sono state ospiti a pranzo, condividendo, così, il nostro spirito di intendere lo sport.

“…buono il dolce fatto in casa…”

Grazie Sindaco per aver apprezzato l’impegno di tante donne e di tanti uomini e che, con queste semplici parole, ha dimostrato vicinanza ed attenzione per il lavoro svolto.

Che dire ancora? Grazie all’Avis, al Gruppo “Vai come Vuoi” e, consentitemi, un abbraccio ad un vecchio amico: Pierluigi Ferramondo: un motorino che ognuno vorrebbe avere al proprio fianco. Concludo questi appunti con un caro saluto al “Piedone”, Mario Ferracuti, un amico con cui ho condiviso chilometri di strada e che dà senso alle sue marcelonghe con il motto “Io corro per la ricerca”.

Complimenti Mario. Questo è molto più importante del record di 302 chilometri in 48 ore.

G.T.