Con crescente rammarico, si assiste
oggi ad atteggiamenti diffusi di disconoscimento di quei valori sportivi che
dovrebbero coincidere con gli stessi che regolano la convivenza civile. E’
triste constatare che nella pratica sportiva ci si stia abituando al disprezzo
di principi fondanti in nome di
interessi egoistici e che le contromisure adottate abbiano scarso o
nessun effetto nel recupero dei valori.
E'
recente lo scandalo Fifa, con le indagini sulla corruzione della
Federazione mondiale. L'inossidabile Presidente Blatter, il numero 1 del calcio mondiale, si è dimesso. Su di Lui, gli italiani non possono dimenticare l'offesa
per quella mancata premiazione degli azzurri ai mondiali 2006.
Il
fenomeno di degrado ha toccato livelli allarmanti di
trasgressione e si manifesta settimanalmente negli stadi con forme di
insofferenza razziale, veicolata attraverso espressioni becere e violente.
C’è bisogno di un vero rinnovamento, sulla
traccia degli esempi che, pur nella società odierna, offrono
le tante associazioni sportive ove prevalgono i valori e i diritti alla salute, alla formazione, al giusto profitto contro ogni forma di
corruzione.
Il
perseguire la vittoria ad ogni costo implica, a volte, il
ricorso a scorciatoie pericolose, fra cui l’uso del doping, diventato talmente familiare, anche a livello amatoriale, tanto
da conferirgli un’implicita, quanto deleteria, liceità .
La
violenza, il doping, le scommesse illegali, la falsificazione dei bilanci
societari, il crescere nell'ottica dell'agiatezza, ottenuta
senza sacrifici, le sponsorizzazioni legate a risultati sempre vincenti spesso
costituiscono l’immagine negativa di una medaglia che dovrebbe invece mostrare
la faccia pulita dello sport e della sua
pratica.
Il ruolo della Fiasp (Federazione Italiana Amatori Sport Per tutti) in questi momenti diventa centrale perché interprete della vera
cultura dello sport intesa come autentica forma di socializzazione, di aggregazione
e del piacere di sentirsi liberi nel camminare o correre, animati solo dalla
passione, dall'impegno e dalla voglia di esserci.
La
scuola e le istituzioni devono intervenire con maggior
forza nell'educare ai
comportamenti civili e nel valorizzare lo sport per tutti e a misura di
ciascuno..
Giocondo Talamonti