Una
battaglia durata anni, combattuta testardamente nella convinzione che il futuro
della città passa attraverso la logica, la tradizione, la natura economica,
tutte legate a un fil rouge che si chiama I.P.S.I.A. E’ stato sconfitto il tentativo autolesionistico e miope di far
scomparire dal panorama scolastico cittadino una realtà formativa maturatasi
attraverso oltre cento anni di storia locale e che ha segnato i sogni, i
progetti, la formazione e la certezza occupazionale di decine e decine di
generazioni di giovani, assicurato alla maggiore industria della città una
riserva inesauribile di competenze, consacrandola come centro tecnologico della
metallurgia avanzata.
La
Regione ha, dunque, finalmente adottato il piano di riorganizzazione della rete
scolastica e quello dell’offerta formativa e approvato il piano proposto dalla
Provincia di Terni, così come parzialmente modificato dalla III Commissione Consiliare
Permanente.
Una
grande spinta al consolidamento dell’Ipsia come realtà formativa viene
accertata e valorizzata dall'Istituzione di un C.P.I.A. (Centro Permanente per l’Istruzione degli Adulti) e con il
ritorno dell'Ipsia alla piena
autonomia scolastica, potendo, pertanto, contare su un Dirigente e un Direttore
amministrativo in grado di sostenere progetti qualificanti della più
avanzata realtà formativa come quelli
già da anni firmati con la Texa e la Toyota.
L’Ipsia
ha svolto nell’ultimo ventennio un ruolo fondamentale per l’equilibrio
formativo locale, sapendo interpretare le esigenze del mercato del lavoro in
tema di competenze professionali necessarie ad affrontare una sfida che ha chiamato
il Paese a confrontarsi con la concorrenza europea. Le piccole e grandi crisi
economiche ed occupazionali nate dalla globalizzazione dei mercati hanno
imposto standard conoscitivi di elevato livello, cui è stato necessario
rispondere con l’Alta Formazione, la riconversione occupazionale, l’ampliamento
di nuovi saperi, l’integrazione sociale di nuove figure di lavoratori.
Tutto
ciò è stato realizzato con avvedutezza da quanti sono stati chiamati a
interpretare il cambiamento scolastico che si stava verificando, qualificando
l’Ipsia come centro formativo e di passaggio essenziale di crescita economica
locale.
Il
piano di ampio respiro descritto, non ha trascurato l’impegno di recupero
scolastico di quanti, fra i giovani studenti, hanno avuto necessità di
contenere personali difficoltà nell’affrontare il percorso formativo scelto.
Troverà
opportuna soluzione la costituzione di un Istituto omnicomprensivo dalla
fusione dell’Ipsia con il Cpia, consolidando così il recupero di un patrimonio
culturale e professionale che dal 1884 è
nel DNA di Terni.
Si
chiude felicemente, dunque, una pagina qualificante della nostra città,
essendole riconosciuta una tradizione fatta di duro impegno, enormi sacrifici e
invidiabili competenze. Si intravvede, con la determinazione di oggi, un ampio
spazio alla speranza di altre generazioni di ternani.
8
gennaio 2015
Giocondo Talamonti