Tutti insieme uniti per salvare “Terni” il 18 giugno in Piazza con i lavoratori degli acciai speciali (Forze politiche, sindacali e dell'associazionismo di categoria e sociale)

Nell’attesa che Outokumpu scopra le carte, è lecito chiedersi quale sia il futuro delle acciaierie ternane, in merito:
al fatto che è pervenuta una sola offerta per l’acquisto dell’AST,
al ruolo  giocato dalle Istituzioni, dalle parti sociali e datoriali,
all’intervento del Governo che diventa fondamentale nella risoluzione del mantenimento del sito in forma integrata, della sua competitività e del suo mercato.

L’Acciaieria di Terni che produce acciai speciali e che rappresenta un punto di eccellenza industriale per l’Italia e l’Europa non è appetibile ?

Circa le offerte di vendita:
Una sola offerta è preoccupante.
A quali condizioni ?
Quali programmi alla base della trattativa? Quale quantità dell'acciaio da produrre?
 I livelli occupazionali saranno mantenuti? 
Ci sono accordi di rilancio per alcune aziende e il sacrificio di altre? 
Ci sono mercati chiusi per chi intendeva acquistare l’AST ? 
Si è ragionato per interessi nazionalistici e non europei?. 

Resiste la tendenza a proteggere le acciaierie nazionali e non l’industria siderurgica europea. Il mercato degli acciai speciali è diverso dagli acciai prodotti da Taranto.

Circa la concretezza Piano industriale Europeo
Ogni piano rimane tale se non viene accompagnato da concretezze.
L'acquisto comporta ridimensionamenti? 
Si contratta sui "sacrifici" o sul mantenimento del sito e del suo sviluppo con l’adeguamento degli impianti alle migliori tecnologie disponibili? 

Circa i tempi certi
I tempi della vendita dell’AST sono condizionate dalle difficoltà di Outokumpu, ma anche perché una sola offerta indica l’inappetibilità dell’azienda.
La nostra azienda di acciai speciali, punto di eccellenza europea, è appetibile?

Circa le presenze a Strasburgo
Nell’incontro con il Presidente della Commissione Antitrust e vice Presidente della Commissione Europea, Joaquin Almunia, si è avvertita l'assenza di interlocutori importanti quali il Presidente della Regione Umbria e quella del Governo. Per un’occasione di politica industriale così strategica le telefonate e le lettere non bastano.

Circa il prosieguo della vicenda AST
La discussione deve essere incentrata su due livelli entrambi con lo stesso obiettivo anche se con ruoli diversi:
1) livello sindacale per le condizioni di vendita e dei programmi alla base della trattativa,
2) livello istituzionale per i diversi strumenti politici da mettere in atto in  fase di attenuazione dei costi sociali del processo di aggiustamento e garanzia delle competenze necessarie alla futura competitività del settore; la struttura dell’AST è qualitativa per le professionalità e per l’età dei lavoratori (la maggior parte della forza lavoro ha un’età media pari a quaranta anni).

La salvaguardia di una Azienda che non sta in crisi per l’ambiente, per la sicurezza, per il mercato degli acciai speciali, ma per la vendita che non ha certezze e che contribuisce ad indebolirla merita tutta l’attenzione dello Stato.

L’attesa delle decisioni,  che altri dovranno prendere alla ricerca di soluzioni,  non deve essere vissuta passivamente perché genera il rischio di prenderne solo atto.  Non solo, una volta indicato il percorso risolutivo, occorre pensare ad idee nuove e ad incentivare l’innovazione per le nuove generazioni.

Circa l'Antitrust
La Commissione antitrust, che tutela la concorrenza sui mercati economici europei, ha deciso che in Outokumpu si verificava, con l'acquisto del sito ternano, una concentrazione della produzione di acciaio e per questo ha imposto la vendita dell'AST  per assicurare una concorrenza leale e in condizioni di parità tra tutte le imprese europee e contribuendo così ad un miglior funzionamento dei mercati dell'UE ( anacronistico in un mercato globale).

Per questo occorre che la Commissione si adoperi:
a  fare presto per non indebolire l'AST;
affinché venga mantenuta l'integrità del sito e  che l'attività dell'AST sia valorizzata e non  depressa.


Circa la partita in gioco

Il Governo ha sempre parlato di due offerte , mentre  il Presidente Europeo Antitrast Joaquin Almunia ha ribadito che l'offerta è unica. Come stanno le cose:
1) la Finanziaria “Apollo” ha trovato un accordo con Aperam fondendosi in un’unica offerta?; 
2) perché qualcuno ha nascosto la verità?
3) quando il Premier Monti  è andato in Finlandia che cosa avrà detto e quali accordi avrà preso?

Circa l’eventuale commissariamento dell’AST (dopo la seconda proroga)
Il rischio, concreto, è quello di dover fare i conti con il ridimensionamento del sito e di conseguenza con la perdita di posti di lavoro. In caso di affidamento dell’AST ad altro acquirente, chi fornirà l’acciaio al tubificio?


Circa i finanziamenti previsti dal Piano per l’acciaio 2014-2020

Fondi UE; Fondi degli Stati membri; Banca europea per gli investimenti...

Quale possibilità di accesso per assicurare ricerca, innovazione  adeguamento continuo degli impianti con le migliori tecnologie tali da conferire competitività, mercato e occupazione alla nostra Acciaieria?


Terni, 15 giugno 2013

Giocondo Talamonti