Al Sindaco del Comune di Terni
Premesso che in data 1° agosto il Prof. Pardini, titolare di Cardiochirurgia dell’Ospedale Santa Maria di Terni, ha rassegnato le sue dimissioni per l’assenza di dialogo e, quindi di risposte, da parte delle istituzioni interessate, circa il futuro del reparto da lui diretto;
constatato che l’Unità di cui trattasi rappresenta un’eccellenza nell’ambito del nostro nosocomio e che questa è ragione di attrazione di pazienti provenienti da regioni limitrofe, con benefici economici per il bilancio della struttura;
accertato che la presenza nel nostro nosocomio del Prof. Pardini costituisce un vanto cittadino e che il livello della sua professionalità si estende a vantaggio di molti altri reparti del Santa Maria;
visto che i motivi a fondamento delle sue dimissioni, oltre ad essere oggettivi, coincidono con gli interessi della città e dei ternani;
appurato che gli investimenti necessari a conservare il livello di eccellenza latitano, fagocitati dall’Università del capoluogo umbro in ragione della presenza di studenti di medicina, quasi fosse punibile la sperimentazione e il tirocinio;
preso atto che esiste la possibilità di concordare con il corrispondente reparto cardochirurgico del capoluogo una suddivisione specialistica di interventi (valvole percutanee a Perugia, assistenze circolatorie a Terni);
considerato che l’atteggiamento prudenziale della Regione Umbria in materia di investimenti sanitari non può penalizzare solo l’Azienda ternana, con il rischio di causare un degrado strutturale e qualitativo del servizio non più recuperabile;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE A: -attivarsi in tempi brevissimi presso il Presidente della Regione, Marini, per analizzare tutti i problemi connessi al rischio di dimissioni del Prof. Pardini;
-promuovere azioni presso il titolare di Cardiochirurgia del nostro nosocomio perché sospenda la sua decisione in vista delle misure che si andranno a prendere per la soluzione dei problemi denunciati;
-analizzare con le istituzioni regionali e ministeriali la destinazione delle risorse finanziarie per la sanità, privilegiando gli investimenti ricettivi e strutturali che garantiscano livelli di qualità professionali e di accoglienza, evitando la dipendenza finanziaria dall’Università;
-concentrare le attenzioni gestionali sui tempi di risposta alle esigenze dei pazienti (liste d’attesa infinite), intervenendo sull’organizzazione del servizio e sull’opportunità di estenderlo anche in orario notturno con specifiche turnazioni;
-considerare che il reparto di Cardiochirurgia è un’eccellenza, non solo meritevole di essere conservato e sostenuto, ma che esso è trainante di gran parte dei servizi del nostro nosocomio.
Prevedere un consiglio straordinario aperto alle istituzioni provinciali, regionali e società civile, come richiesto in conferenza dei Presidenti dei gruppi, per affrontare il problema dell’Università e della sanità a Terni ed in Umbria.
Terni, 2 settembre 2011
Giocondo Talamonti
Luzzi Luzio