NO del Consiglio al un minuto di silenzio per Vittorio Arrigoni…
Un’altra irripetibile occasione è stata persa ieri dall’opposizione in Consiglio comunale. Quando il consigliere Nannini ha invitato i presenti ad osservare un minuto di silenzio per testimoniare vicinanza alla famiglia di Vittorio Arrigoni, i gruppi consiliari chiamati ad esprimersi al riguardo su richiesta del Presidente, hanno infilato una serie di distinguo sull’opportunità.
Un volontario che, a rischio della propria incolumità, si adopera nel sostegno morale di un popolo e che non teme di far scudo del proprio corpo per consentire a deboli ed oppressi di accedere a beni di prima necessità, non ha, né può avere una collocazione politica che non sia la solidarietà fra gli uomini. Tutto il mondo arabo ha reso onore al sacrificio del nostro connazionale. Cortei di commossa riconoscenza si sono svolti in Egitto e in Palestina, perché morire a trentasei anni, lontano da casa, per un ideale di fraterno aiuto merita il rispetto di ogni uomo che si richiami a edificanti principi di libertà. Sul fatto è intervenuto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
«La comunità internazionale tutta è chiamata a rifiutare ogni forma di violenza e a ricercare con rinnovata determinazione una soluzione negoziale al conflitto che insanguina la Regione». Alla mamma di Vittorio Arrigoni e alla sua famiglia, «in quest'ora di grande dolore», il Presidente Napolitano ha espresso «i sensi della mia più sincera e affettuosa vicinanza e del più grande rispetto per il generoso impegno di suo figlio».
Ma a casa nostra, in seno al nostro Consiglio comunale, sentimenti di rispetto per il gesto generoso che onora ciascuno di noi italiani, devono essere sottoposti al vaglio dell’appartenenza politica, mostrando così il calcolo meschino della strumentalizzazione ad ogni costo.
Il Gruppo Baldassarre ha detto chiaramente che non intendeva osservare alcun silenzio, classificando la vittima della violenza come un simpatizzante di Hamas; il Gruppo Pdl ha disquisito sulla regolamentazione del minuto di silenzio per le vittime che giornalmente sono oggetto di cronaca nei quattro angoli del mondo, lasciando intendere la propria contrarietà; ma il ‘top’ se lo è riservato Melasecche, avvertendo del rischio di blocco dei lavori consiliari se si dovesse osservare un minuto di silenzio per ognuna delle vittime nel mondo.
E’ stato dopo questa affermazione che il Presidente del Gruppo FdS ha presentato un Atto di Indirizzo e ha invitato i colleghi della Federazione di Sinistra ad abbandonare l’aula in segno di protesta.
Il dolore della famiglia di Vittorio Arrigoni, lo sconcerto degli italiani per il gesto barbaro di pochi esaltati, la condivisione dei principi a difesa della libertà, valore praticato dall’opposizione consiliare ternana solo a parole, meriterebbero maggior rispetto e condivisione. Unico vantaggio prodotto dall’avvilente circostanza e atteggiamento incomprensibile, è di aver mostrato ai ternani quale peso affidino, costoro, al concetto di libertà, sapendo solo distinguere non sulla scorta delle azioni degli uomini, ma dell’esclusiva e cieca appartenenza ad un gruppo.
Il Presidente del Gruppo FdS
Giocondo Talamonti