L’AST “Fiore all’occhiello” della siderurgia mondiale

Fiore all’occhiello mondiale di alta qualità. Un sito quello di Terni appetibile, viste le manifestazioni di interesse all’acquisto che hanno coinvolto colossi stranieri come China Baowusteel, il maggior produttore cinese di acciaio, e dei coreani di Posco, quinti produttori al mondo, gli operatori del settore che avevano previsto che la partita per l’acquisizione dell'Acciai Speciali Terni (Ast) era tutta italiana hanno avuto ragione. In corsa per la “Terni” c’erano i gruppi Arvedi, produttore di Acciaio, e Marcegaglia un utilizzatore dell’Acciaio (tra l’altro uno dei maggiori clienti dell’AST), e l’ha spuntata la società italiana di Giovanni Arvedi. Nell’acquisto è inclusa la relativa organizzazione commerciale in Germania, Italia e Turchia. La transazione è soggetta ora all’approvazione del Consiglio di sorveglianza di Thyssekrupp e all’autorizzazione dell’autorità antitrust europea.

Speriamo bene, sarà che quando si parla di occupazione, di competitività dell’azienda, di operare su mercati internazionali, l’attenzione dei lavoratori e della città è alta. L’importante è che il nuovo proprietario Arvedi risponda, come si dice, ai requisiti:



1) sia un colosso della siderurgia internazionale con capacità industriale;



2) operi sui mercati internazionali;



3) mantenga la compattezza del sito, la capacità produttiva, almeno un milione di tonnellate di acciaio colato, e l’occupazione diretta e indiretta, costituita da circa 4mila unità.



4) preveda investimenti sulle nuove tecnologie e l'impiego di strumenti sempre più efficienti per l’ottimizzazione dei processi produttivi;



5) la volontà di produrre acciai speciali e anche di ripristinare la produzione del magnetico, del titanio o altre produzioni diversificate cioè più prodotti per il mercato perché se un prodotto va in crisi l’altro riesce a fare utili e compensare eventuali perdite;



6) Consideri l’ambiente e la sicurezza dei lavoratori un bene primario della salute dei lavoratori.



I lavoratori rappresentano un’asset fondamentale della nostra Azienda, un valore aggiunto che la rende, anche per questo, appetibile. Non c’è famiglia che a Terni non ha o non ha avuto un familiare che ha lavorato con l’Acciaieria, una volta chiamata “Terni” che sta a significare il forte legame fra l’Azienda e la città. Per il successo economico della nostra fabbrica e della nostra città occorre che il nuovo acquirente Arvedi investa e stia al passo con i più moderni processi tecnologici, dando continuità alla produzione, all’occupazione dei lavoratori diretti ed indiretti e agli investimenti necessari a rispondere alle richieste dei mercati. L’Associazione politico-culturale “Enrico Berlinguer” valuta positivamente la volontà della Società Thyssenkrupp di mantenere una quota di partecipazione di minoranza in AST, un segno di continuità e di fiducia che dà all’operazione credibilità, tra l’altro ottenere la fiducia degli acquirenti può voler dire vendere di più. Questo è l’elemento che può determinare l’aumento dei volumi produttivi dell’acciaio.



A Terni il PIL dipende per il 62% dall’AST e dal 2008 il PIL pro capite si è ridotto di un quarto. “La città invecchia il 28% sono anziani. La vera ricchezza sono le pensioni dei padri e dei nonni”. Quello che ci auguriamo è che possa essere sempre più valorizzata la formazione permanente dei lavoratori, la formazione tecnica di alta specializzazione post diploma attraverso i corsi ITS Smart Academy e il legame con l’Università e gli Istituti tecnici e professionali del nostro territorio. Anche questo è un investimento di cui occorre, in prospettiva, tener presente. L’Alternanza scuola-lavoro e la collaborazione con l’Università (attraverso tirocini), è importante per avere sempre maestranze che si confrontano con il nuovo che avanza e che unito ai processi produttivi e alle tecnologie informatiche rende l’Azienda in grado di competere sul campo internazionale con maggiori successi, ciò consente di anticipare le esigenze dei clienti, dando un’idea del carattere di un’azienda intera. In tale contesto il ruolo delle Istituzioni locali (Comune e Regione), del Governo e della politica è fondamentale per monitorare tutta la vicenda della vendita per far si che le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali siano salvaguardate.



Terni, 2 ottobre 2021 Giocondo Talamonti